BioHystScienza per Amore

Tecnologia Hyst al Campus Bio-Medico di Roma – 11.4.2013

Tecnologia Hyst: Green Technology, Alimentazione e Cooperazione Internazionale

Venerdì 19 aprile 2013 alle ore 10.00 presso l’Università Campus Bio-Medico – Polo didattico di via Álvaro del Portillo, 21 Roma – si svolgerà il convegno “TECNOLOGIA HYST: GREEN TECHNOLOGY, ALIMENTAZIONE E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE” organizzato dall’Università Campus Bio-Medico di Roma, insieme all’associazione Scienza per Amore e alla società BioHyst.
Tema della giornata sarà la tecnologia Hyst, un sistema di trattamento dei materiali vegetali che consente la valorizzazione di molte biomasse, tra cui scarti e sottoprodotti, conciliando necessità alimentari ed energetiche. Impiegare la stessa biomassa per più scopi è la chiave di volta: una risorsa per cibo, energia, chimica e farmacopea.

L’incontro al Campus Bio-Medico di Roma segna l’inizio del programma di collaborazione scientifica e tecnologica che parte dall’Italia per arrivare in Africa.

Nel corso del convegno verranno trattate, in particolare, le nuove applicazioni nel campo degli integratori alimentari. Infatti, il Ministero della Salute italiano ha espresso parere favorevole all’utilizzo dei prodotti Hyst come integratori alimentari naturali, ampliando ancor di piú il numero e l’importanza dei settori di applicazione della rivoluzionaria Tecnologia. Già in precedenza il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e quello della Salute avevano confermato la validità e la sicurezza degli innovativi prodotti Hyst destinati all’alimentazione.

La tecnologia Hyst nasce nell’ambito di Bits of Future: Food for All, promosso dall’associazione Scienza per Amore, progetto di fondamentale importanza per lo sviluppo economico ed agricolo del Continente Africano che ha ricevuto il plauso della Presidenza della Repubblica italiana, l’apprezzamento della Banca Mondiale e l’interesse del Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione. Scopo del progetto è sostenere la crescita dei Paesi in Via di Sviluppo ottimizzando l’utilizzo delle risorse locali per combattere la fame, la povertà e le carenze energetiche. L’enorme impatto della Hyst sull’economia dei PVS, è confermato dall’interesse dimostrato anche dalla Banca Africana di Sviluppo. Scienza per Amore e BioHyst sono stati infatti invitate a presentare una relazione il 26 aprile p.v. al raduno annuale del Dipartimento di Agricoltura della Banca presso la sua sede di Tunisi. Nell’occasione saranno presentati la Tecnologia e un progetto pilota dedicato.

Alla luce dei riconoscimenti istituzionali ricevuti da Bits of Future: Food for All, è sempre più paradossale che sia ancora aperto il caso giudiziario in cui sono stati messi in dubbio sia l’esistenza della tecnologia Hyst sia la serietà dell’Associazione che ha finanziato la ricerca. Caso che ha portato al sequestro cautelare dell’impianto destinato alla sperimentazione sulle biomasse africane. L’incontro di Tunisi farà conoscere a tutta l’Africa questo tentativo di sabotaggio, culminato nel trafugamento di un altro impianto, probabilmente motivato da intenti razzisti, economici o boicottaggio di un progetto umanitario.

Quest’impasse dura ormai da più di tre anni ed è stata aggravata da una gogna mediatica sostenuta dalla disonestà intellettuale di alcuni giornalisti che hanno informato l’opinione pubblica in modo distorto e incompleto. Coloro che volevano raccontare i fatti in modo obiettivo sono stati vittime di disapprovazione, ostruzionismo e pressioni. Razzismo occulto!

I soci di Scienza per Amore esprimono la loro solidarietà a quei giornalisti che hanno compreso l’importanza di questo Progetto per l’Africa. Sono inoltre pronti a denunciare anche nelle sedi internazionali questa violazione della libertà di stampa, che è libertà dell’umanità.

Di fronte a dati certi, confortati dalla scienza, le sole parole non possono avere di sicuro vita lunga.

Questi tre anni di ritardo hanno condannato a morte un numero elevatissimo di persone che si sarebbero potute salvare con le farine Hyst. Ora che si è scoperto che questi prodotti sono integratori alimentari e non una truffa, a chi si chiederà conto dei morti? I colpevoli verranno individuati?