BioHystScienza per Amore

Tecnologia HYST: dagli scarti, cibo ed energia per tutti – 7.5.2012

12 maggio 2012, ore 15,30. Salone Internazionale del libro di Torino, Salone OFF presso la Biblioteca civica di Villa Amoretti, Corso Orbassano, 200 Torino.

Il 12 maggio 2012, presso la biblioteca civica di Villa Amoretti a Torino si terrà l’incontro Tecnologia HYST: dagli scarti, cibo ed energia per tutti.
Tema della giornata sarà lo “scarto”. Lo scarto è il “rifiuto della società, colui che viene emarginato; è l’edificio industriale abbandonato; è il testo letterario o musicale censurato. Ma è anche il rifiuto che viene riciclato”. Proprio a proposito di un’innovativa utilizzazione degli scarti, nell’ambito della manifestazione trova spazio la tecnologia HYST.
L’ing. Pierpaolo Dell’Omo dell’Università di Roma La Sapienza – DIAEE, e la dott.ssa Francesca Luciani dell’Istituto Superiore di Sanità – CRIVIB, illustreranno il funzionamento della HYST e le sue possibili applicazioni nel campo dell’energia e dell’alimentazione umana e zootecnica.

Tale tecnologia consente di lavorare a costi irrisori e senza alcun impatto ambientale gli scarti dell’industria molitoria, ricavandone alimenti inediti per valore nutrizionale e contenuto di vitamine e minerali. Dagli scarti delle attività agricole si producono invece mangimi e “basi” che vengono trasformate in biocarburanti a basso costo.

Lo scarto, quindi, attraverso la HYST diventa fonte di nutrimento ed energia sostenibile.

Questa tecnologia è stata oggetto, il 23 febbraio 2012, di un convegno presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche Roma1. Inoltre, in data 4 maggio 2012, nell’ambito dello European Flour Millers Congress, organizzato dall’Italmopa, il Coordinatore Tecnologie Biomasse e Bioenergie dell’ENEA, dott. Vito Pignatelli, ha citato la tecnologia HYST come esempio di tecnologia italiana all’avanguardia per l’utilizzo a fini energetici delle paglie di cereali, oggi considerate “scarti” di cui disfarsi.

L’inventore della rivoluzionaria tecnologia è l’ing. Umberto Manola, la cui ricerca è stata finanziata dall’associazione Scienza per Amore. Nell’ambito della conferenza, sarà presentato il libro che racconta la storia dell’Associazione, nonché le vicissitudini legate al percorso della tecnologia e al progetto Bits of Future: Food for All, ad essa collegato. Un progetto umanitario che ha lo scopo di mettere la HYST a disposizione dei Paesi in via di sviluppo, a partire dall’Africa.