BioHystScienza per Amore

Università degli Studi della Tuscia – 16.5.2012

Tecnologia HYST: Nuove prospettive di utilizzo delle risorse agricole

Viterbo, 24 maggio 2012, ore 10:00 -14:00 CeFAS, Viale Trieste 127 – Viterbo

Il giorno 24 maggio 2012, l’Università degli Studi della Tuscia, il CeFAS e l’Associazione Scienza per Amore, in collaborazione con la società BioHyst, organizzano il convegno: “Tecnologia HYST: nuove prospettive di utilizzo delle risorse agricole”.

La tecnologia HYST (Patent Application WO 2011/061595A1) è un sistema di trattamento delle biomasse che agisce per via esclusivamente fisica, “disaggregando” le strutture dei vegetali attraverso ripetuti stadi d’urto ad alta velocità tra i frammenti del materiale processato. È un procedimento semplice, a basso costo e a impatto ambientale nullo, alternativo ai comuni processi che modificano la materia per via chimica o termochimica. I risultati sin qui conseguiti autorizzano a ritenere che il sistema HYST possa essere una soluzione per la valorizzazione di molte biomasse, tra cui scarti e sottoprodotti, al fine di conciliare necessità alimentari ed energetiche. Impiegare la stessa biomassa per più scopi è il concetto chiave: una risorsa per cibo, energia, chimica, farmacopea.

Questa tecnologia, il 23 febbraio 2012, è stata tema di un convegno presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche Roma1. Inoltre, in data 4 maggio 2012, nell’ambito dello European Flour Millers Congress, organizzato dall’Italmopa, il Coordinatore Tecnologie Biomasse e Bioenergie dell’ENEA, dott. Vito Pignatelli, ha presentato la HYST come esempio di tecnologia italiana all’avanguardia per l’utilizzo a fini energetici delle paglie di cereali, oggi considerate “scarti” di cui disfarsi.

La tecnologia HYST nasce nell’ambito di un progetto umanitario, oggi chiamato Bits of Future: food for all, promosso dall’Associazione Scienza per Amore. Lo scopo di tale progetto è quello di sostenere la crescita dei Paesi in Via di Sviluppo ottimizzando, attraverso la HYST, l’utilizzo delle risorse locali per combattere la fame, la povertà e le carenze energetiche. In questo contesto, il Convegno vuole rappresentare un momento di incontro e dialogo tra ricercatori, realtà socio-economiche e industria, per una disamina dei risultati ottenuti e per tracciare nuovi percorsi di ricerca e sviluppo.