Progetti integrati per l’allevamento e l’energia
I progetti integrati specifici per i vari Paesi mirano a individuare le problematiche delle diverse aree su cui si vuole intervenire, cercando di realizzare le sinergie necessarie ad attuare soluzioni stabili per il benessere della popolazione.
In molti Paesi africani, lo sviluppo del settore alimentare e zootecnico è condizionato dalla scarsità di acqua e di aree coltivabili. A questo, non di rado, si aggiunge l’utilizzo dei terreni per coltivazioni energetiche, rendendo la situazione ancor più critica.
Problematicità così complesse e interconnesse non consentono di arrivare a una soluzione soddisfacente se affrontate singolarmente.
Per far fronte a esigenze così articolate, nell’ambito Bits of Future: Food for All sono stati ideati progetti pilota al fine di creare cicli produttivi completi che assolvono a tre funzioni:
- soddisfare le necessità alimentari della popolazione interessata;
- arrivare all’autosufficienza energetica e idrica e rifornire le comunità limitrofe anche in aree prive di infrastrutture;
- sperimentare, in collaborazione con Istituti di ricerca nazionali e internazionali, il trattamento di altre biomasse vegetali locali.
Nel grafico è rappresentato un circolo virtuoso innescato dalla lavorazione Hyst delle paglie di cereali che, nonostante il basso valore nutritivo non adeguato alle necessità del bestiame, sono il principale e a volte unico, alimento disponibile nella stagione secca.
È importante notare che la quantità delle farine destinate all’alimentazione umana rimane intatta poiché nell’impianto Hyst non vengono usati i chicchi (le cariossidi), ma solamente la paglia del cereale.