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Scienza per Amore al Second Africa Drylands Week – N’Djamena, Ciad – 25/29 Agosto 2014

PierPaoloDellOmo_03.jpgIl 27 agosto 2014, l’associazione Scienza per Amore ha presentato il progetto di cooperazione Bits of Future: Food for All al Forum Second Africa Drylands Week, organizzato a N’Djamena dal Governo del Ciad e dall’Unione Africana.
Il Forum ha esplorato le possibilità di incrementare la produttività agricola dei territori desertici africani, fattore strettamente legato al problema della sicurezza alimentare.

La partecipazione dell’associazione Scienza per Amore a questo evento fa seguito al recente incontro con Sua Eccellenza Tumusiime Rhoda Peace, Commissioner for Rural Economy and Agriculture, durante il quale è stata presentata ufficialmente la Tecnologia HYST. La tecnologia è stata considerata esempio di best practice applicabile a numerosi Paesi africani, ed è stata quindi scelta come idonea per The Great Green Wall for the Sahara and the Sahel Initiative (GGWSSI) dedicato al Sahel e per essere presentata da Scienza per Amore al Second Africa Drylands Week ai Ministri competenti dei paesi partecipanti.

In questa occasione Barbara Carrubba, Relazioni esterne di Scienza per Amore, e Pier Paolo dell’Omo, Presidente dell’Associazione, hanno illustrato le linee guida del Progetto Bits of Future e le potenzialità della HYST nella valorizzazione delle risorse in zone aride.
Grandissimo interesse ha suscitato la sezione riservata alla valorizzazione di alcune risorse autoctone, in particolare quella del giacinto d’acqua. La pianta, terribile infestante di origine sudamericana, crea ingenti danni alle economie dei paesi africani, impedendo la navigazione, riducendo la fauna ittica e favorendo la diffusione di diverse malattie.
Le unità HYST – che Bits of Future: Food for All prevede di mettere gratuitamente a disposizione dei paesi interessati – possono trasformare il giacinto d’acqua in una risorsa alimentare ed energetica. Analoghi risultati sono già stati conseguiti nella valorizzazione di altre biomasse, in particolare dei sottoprodotti dell’industria molitoria per produrre farine ultraproteiche e integratori alimentari di ferro, zinco e vitamine.BarbaraCarrubba_01.jpg

Le relazioni presentate da Scienza per Amore hanno riscosso il consenso di tutti i rappresentanti dei Governi africani presenti e dei responsabili dei vari Paesi per il Progetto GGWSSI, in particolare Ciad, Mauritania, Mali, Burkina Faso e Uganda. L’equipe tecnica dei Ministeri dell’Agricoltura e dell’Allevamento del Paese ospitante ha proposto ai rappresentanti dell’Associazione di avviare da subito ricerche per la valorizzazione alimentare e farmaceutica di altre biomasse tipiche del Sahel.

Gli atti conclusivi dei lavori hanno ulteriormente ribadito il prezioso contributo che la tecnologia HYST potrebbe dare al conseguimento degli obiettivi del progetto della Grande Muraglia Verde. Al termine del Forum il Ministro dell’Agricultura e dell’Ambiente del Ciad, Sua Eccellenza Baîwong Djibergui Amane Rosine, ha evidenziato come la valorizzazione delle risorse naturali – in particolare di quelle che oggi rappresentano un problema – può essere fonte di ricchezza e strumento per la gestione sostenibile delle terre aride. Il Ministro ha inoltre dichiarato: “i nostri mezzi siamo prima di tutto noi stessi”.

Queste conclusioni concordano con la mission di Bits of Future: Food for All, che mira a fornire uno strumento per valorizzare localmente le risorse del territorio. È infatti importante uno sviluppo che parta dalle attività degli stessi Paesi e delle popolazioni ai quali sono destinate le unità HYST.
In virtù di questi riscontri positivi, la road map di Bits of Future prevede l’inizio delle sperimentazioni sulle biomasse inviate dall’Africa, con la presenza dei rappresentanti dei Governi interessati. Da queste azioni si auspicano anche interventi di Paesi amici dell’Africa affinché possano contribuire al rilancio dell’economia del continente per creare una rete sempre più fitta di relazioni reciproche.

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