BioHystScienza per Amore

Bits of Future: food for all – dimostrazione tecnica HYST – 16.3.2011

16 marzo 2011, ore 11.30 – 15.30
Chignolo Po (PAVIA)

Il 16 Marzo 2011, l’Ing. Umberto Manola, inventore della tecnologia HYST, ha offerto a media, istituzioni e aziende interessate una dimostrazione in campo del funzionamento della sua tecnologia: la risposta italiana a questioni chiave quali la carenza alimentare, le energie alternative e l’ambiente.
L’incontro, organizzato dalla Società BIOHYST e dall’Associazione Scienza per Amore, ha rappresentato l’occasione di verificare direttamente la portata dei risultati già descritti il 2 Marzo 2011 a Roma, nel corso della presentazione ufficiale del progetto umanitario Bits of Future: Food for All.

Bits of future nasce da una sinergia di intenti tra l’Associazione Scienza per Amore, BIOHYST (azienda titolare dei diritti sulla commercializzazione degli impianti) e l’Ing. Manola. Il progetto si basa essenzialmente nel destinare i ricavi derivanti dalla vendita dei macchinari in Italia e in Europa per istallare impianti nei Paesi africani, favorendo così la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile della regione coinvolta. “Il nostro fine è dare alla popolazione gli strumenti sia per lavorare sia per produrre da soli quanto necessario ad una esistenza dignitosa”, aveva dichiarato Daniele Lattanzi, responsabile delle strategie di mercato di BIOHYST, nel corso della presentazione del 2 Marzo. “Non si tratta di una semplice donazione, si tratta di fare in modo che la popolazione sia allo stesso tempo, e in piena autonomia, tanto produttore quanto consumatore delle materie prime”.

Tra i presenti, rappresentanti delle ambasciate di Mauritania, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Ghana, Somalia e Senegal, rappresentanti dell’IFAD nonché importanti aziende del settore agroalimentare e delle energie.
La dimostrazione tecnica ha permesso di constatare l’efficacia della tecnologia HYST nel trattamento di cruscami e biomasse di scarto come la paglia, al fine di produrre alimenti per la zootecnia e per l’alimentazione umana dall’elevato valore nutritivo, con consumi energetici estremamente ridotti e senza alcun impatto ambientale.

L’Ing. Manola, parlando della sua invenzione, ha spiegato: “mi venne l’idea di disaggregare la materia prima senza modificarne le proprietà organolettiche di base, ossia di recuperare il più possibile dal cereale separandone le diverse componenti (amido, proteine e via dicendo). L’idea di disaggregare la materia prima permette di allontanare da essa ciò che ne può ridurre l’utilizzo. Ogni prodotto, anche il più penalizzato, ha una componente che può essere utilizzata. Qui iniziò la mia ricerca. Quando vedo i bambini con una mano tesa in televisione penso che si debba reagire, ed oggi reagiamo”.
Nel corso della dimostrazione l’Ing. Manola ha effettuato due lavorazioni differenti. Durante la prima sono stati processati cruscami di grano tenero, con produzione di una farina alimentare ad alto contenuto di proteine, vitamine (A, gruppo B, E) e minerali, particolarmente idonea ad essere utilizzata in ambiti di denutrizione e malnutrizione; in particolare, la vitamina B1 è stata recentemente riconosciuta dall’Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare come promotore dello sviluppo cerebrale per i bambini, mentre la vitamina B3, particolarmente abbondante nella farina HYST, è fondamentale per le funzioni del sistema nervoso.
Nella seconda lavorazione da una comune paglia di cereali è stata estratta una frazione con caratteristiche simili a quelle dei fieni di migliore qualità. In molte zone semi-aride le paglie, che nel mondo occidentale non valgono nulla e vengono usate come lettiera nelle stalle, costituiscono un alimento importante nella stagione secca, perché i pascoli non forniscono nutrimento agli animali. Nell’ottica della sicurezza alimentare, il risultato ottenuto tramite il processo HYST significa quindi dare al bestiame un foraggio della migliore qualità in tutti i periodi dell’anno.

Le lavorazioni sono state seguite da un incaricato del Dipartimento di Scienze Animali dell’Università di Milano, che effettuerà le analisi e renderà pubblici i risultati. Campioni dei prodotti sono stati messi a disposizione di chiunque volesse prelevarli per effettuare proprie analisi.

Da oltre un decennio i soci di Scienza per Amore sono impegnati a finanziare la ricerca dell’Ingegner Umberto Manola, la cui portata scientifica e umanitaria ha fatto sì che fosse lanciata una campagna per il conferimento del Premio Nobel all’Ingegnere. All’iniziativa, ripresa da “Italia Oggi”, hanno già aderito i rappresentanti delle Ambasciate di Senegal, Burkina Faso, Costa D’Avorio, Somalia, Puntland, Ghana e Mozambico.

La presentazione del 2 marzo è stata ripresa da diversi media tra cui RAI Radio 1, RAI Radio 2, Agiafro, il Sole 24 Ore online, Agrisole del Sole 24 Ore, e Radio Vaticana e dal sito della Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri. La rassegna stampa completa è consultabile sul sito www.biohyst.com, insieme al materiale video e fotografico dell’incontro.